L’Ape Piaggio è veramente un mezzo molto particolare. Chiunque chiudendo gli occhi se ne può immaginare una. La sua inconfondibile sagoma ha attraversato in lungo e in largo, nel tempo e nello spazio, il nostro Paese.
Parlare di Ape Piaggio è parlare di una storia italiana, nata dalla genialità del progettista aeronautico di nome Corradino d’Ascanio e dalla lungimiranza di Enrico Piaggio oltre mezzo secolo fa. Un mito intramontabile che ha attraversato e, a suo modo, scandito, i momenti cruciali della Storia d’Italia dal secondo dopoguerra sino ad oggi. Commercianti e artigiani sono i primi a innamorarsi dell’Ape. In breve tempo, ecco scorrazzare per città e campagne sciami di questi veicoli che portano i nomi delle ditte sul cassone.
Partendo dalla prima Ape A (1948) prodotta in piena fase di ricostruzione, all’Ape C dell’Italia del boom economico, all’Ape D e all’avveniristica Ape Pentarò degli anni ’60, con ben 5 ruote, all’Ape MP e all’ApeCar regine degli anni ’70. Per arrivare poi all’Ape TM progettata nel 1982 da Giorgetto Giugiaro fino alle versioni dei giorni nostri come l’Ape Classic o il nuovo Calessino costruito in 999 esemplari numerati. Un lungo tragitto, dentro la vita di generazioni, che ha portato ad Ape Piaggio una popolarità straordinaria e una sincera simpatia.